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sabato 28 luglio 2012

Indiana Jones: uno sguardo dietro la macchina da presa

Indiana Jones e I predatori dell'arca perduta

La prima volta che ho guardato Indiana Jones avevo cinque anni, ed ero comodamente seduta sul grande divano di casa. Non ricordo come o in che modo mi trovai a vederlo, ma ricordo con piacere lo stupore crescente che mi animava ad ogni scena, e la cosa straordinariamente con l'avanzare degli anni non è cambiata.
Henry Walton Jones Jr., meglio noto come Indiana Jones è, come tutti sappiamo, un personaggio cinematografico ideato da George Lucas, i cui omonimi film sono stati diretti da Steven Spielberg.
Nato il 1° luglio 1899 Indiana Jones è un brillante professore universitario di archeologia, che all'occorrenza veste i panni dell'avventuriero partendo per i luoghi più esotici della terra alla ricerca di reperti straordinari.
La storia della sua nascita inizia nel 1973, quando un giovane e neolaureato regista, George Lucas, era alla ricerca di nuove idee e progetti da sviluppare per il grande schermo.

 
La prima ispirazione per il personaggio gli venne da un poster di un vecchio film che gli riportò alla mente gli anni trenta e i film d'avventura dell'epoca, suggerendogli così la figura di archeologo dal doppio ruolo, quello di preciso ed impeccabile professore universitario e quello di avventuriero vestito di giacca di pelle e vecchio borsalino in testa, con la barba incolta, un revolver e una frusta come sole armi, in giro per il mondo alla ricerca di antichi reperti e civiltà perdute, capace di superare numerose insidie. 


 
La storia però iniziò a prendere corpo solo nel 1977 in una spiaggia delle Hawaii, quando Lucas contatta il suo amico d'infanzia Steven Spielberg per dirigerlo. Il progetto conquista immediatamente l'immaginazione sfrenata del regista, che arrivò insieme a Lucas già a gettare le basi di una sceneggiatura incentrata sulla ricerca della mitica Arca dell'Alleanza.



Dovettero passare, però, altri quattro anni prima che il progetto andasse finalmente in porto, e nel frattempo Lucas era impegnato nella realizzazione dei primi due episodi della serie di Guerre stellari, che riscossero, come si sa, un grandioso successo.
Al momento della realizzazione del film, Lucas vestì i panni dello sceneggiatore e del produttore, mentre Spielberg lo aiutò con il copione e curò la regia. Per il ruolo del protagonista venne scelto inizialmente Tom Selleck, il quale si dovette tirare indietro all'ultimo momento a causa del contratto di esclusività che aveva con la rete televisiva CBS.


Quando arrivò il veto della CBS (a preparativi già molto avanzati), venne scelto l'emergente Harrison Ford, che aveva già recitato in un ruolo importante nei film di Guerre stellari, quello di Ian Solo.
La decisione venne presa a sole tre settimane dal primo ciak



Tuttavia rimangono comunque alcuni interessanti filmati del provino di Selleck, nei panni di Indiana, che recita alcune scene del copione.


Il nome originario del personaggio, scelto da Lucas, doveva essere Indiana Smith, tuttavia Spielberg detestava questo nome, poiché pensava non suonasse bene, al che Lucas avrebbe risposto: "Chiamalo Indiana Jones, o come ti pare, il film è tuo ora". Il nome “Indiana”, tra l'altro, pare che derivi proprio dal nome del cane di George Lucas.


Anche se il personaggio di Indiana Jones ha tutti i requisiti di un eroe dalla doppia vita, non sembra essere invincibile o perfetto come un supereroe: non possiede poteri sovrumani, e ha svariati difetti, tra i quali la sua incontrollabile fobia per i serpenti.

 
Fu lo stesso Spielberg a voler conferire al personaggio una personalità a tratti quasi infantile, romantica e cinica, con atteggiamenti che ricordano quelli di un lupo solitario, cacciatore di tesori e detective incallito.
Il regista voleva che il pubblico potesse dubitare veramente che Indy l'avrebbe scampata oppure no alle sue roccambolesche avventure, voleva che sul suo volto si potesse vedere la paura e il dolore, dato che nei film viene picchiato molto spesso, e che si rendesse conto che il protagonista era un uomo che poteva anche fallire.


 
In fine Indiana Jones ha ispirato nel corso di quasi trent'anni diversi altri personaggi di archeologi-avventurieri presenti in opere successive, (come ad esempio Richard "Rick" O'Connell nei film de “La Mummia”, oppure Benjamin Gate, nel film “Il mistero dei templari”, solo per citarne alcuni) e non solo, ha avuto anche il merito di aver riportato in auge l'archeologia e il brivido dell'avventura e della scoperta.
Impresa non da poco.


 

6 commenti:

  1. Vera è una meraviglia il tuo post su Indiana Jones! Sei una favola! In tre giorni, tre post! E che commenti! E che foto! Unica. Sei bellissima! Gabry tvb

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  2. Ero curiosa di sapere chi eri, ma quando ho visto il profilo e il volto di Gabry e Renato Venturiello ho capito che non mi sbagliavo! O sei la figlia di uno dei due o la sorella. Non ci sono foto e non posso fare confronti, ma se penso a Gabry non vado oltre. Infatti scrivi bene ed esprimi gli argomenti con consumata perizia. A prima vista sembravi una Blogger dei maggiori quotidiani. Complimenti buon sangue non mente! Scusa se mi permetto. ma credo che oltre la laurea in giornalismo, hai un sesto senso per lo spettacolo e l’indole alla scrittura. Ok ti lascio, è notte fonda e i miei figli solo ora lasciano il pc. A me il cine piace. Ti seguo. Antony66

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  3. Belli i post su Truman Show e Indiana Jones di cui candivido l anagrafe. Mi piace! Luisa57

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  4. Devi essere molto giovane per iniziare la presentazione del film Guerre stellari: - non potrò mai dimenticare l'entusiasmo che mi avvolgeva quando, da bambina, una volta spente le luci del salone di casa e sedutami comodamente sul divano, iniziava il film con il famoso incipit: “tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana...” Eppure lo descrivi con una freschezza e un entusiasmo che io stessa non avrei potuto fare quando lo vidi tanti anni fa al cinema. E’ proprio vero che non esistono generazioni per sentire le cose. Ogni tanto ti leggo e trovo sempre aneddoti gustosi. Brava! Ok. Lucy56

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