Nell'Inghilterra
di fine settecento un giovane aristocratico, Charles Bingley, affitta
la tenuta vicina a quella della famiglia Bennet, a cui non mancano
delle figlie da maritare (come troppo spesso fa notare la signora
Bennet). Una sera, durante un ballo, Bingley fa il suo ingresso nella
sala, accompagnato dall'altezzosa, irritante sorella e dal bello
quanto ombroso e presuntuoso Signor Darcy. Quella sera Bingley si
innamora perdutamente della primogenita dei Bennet, la timida e
placida Jane, un amore a prima vista che ci si aspetterebbe anche per
Darcy e la secondogenita delle Bennet: Lizzie, se non fosse per la
loro indole ribelle e poco incline al confronto. Troppo orgogliosa
lei, troppo precluso lui. E da qui la storia la sanno quasi tutti.
Corre
voce che Jane Austen non scrivesse i suoi romanzi nella tranquillità
e silenzio di uno studio, ma in un soggiorno ricolmo di baccano,
immersa nella vita quotidiana della sua numerosa famiglia. Energica,
numerosa e rumorosa è anche la vita della famiglia Bennet: fra
attacchi di nervi e trappole matrimoniali – entrambi personificati
dalla chiassosa Mrs. Bennet – (una meravigliosa Brenda Blethyn,
perfetta nel ruolo di madre afflitta dall'ansia di accasare tutte e
cinque le figlie).
E a Mr. Bennet (un Donald Sutherland così simile
al personaggio del romanzo da far meravigliare anche i più
scettici).
Questo
film non esprime la passione e il sentimento attraverso parole
strappalacrime, scene memorabili o baci mozzafiato. Vedere Orgoglio e
Pregiudizio solo una volta non è certo sufficiente per addentrarsi
nel livello più profondo del film, quello di un amore che nasce e si
sviluppa gradualmente.
Ammetto
che ho letto un'infinità di volte “Orgoglio e Pregiudizio”,
poiché la lettura, per me, è l'unica cosa che riesce a stare sullo
stesso livello del cinema. Mi piace leggere. Mi piace così tanto che
spesso, sono stata capace di leggere 500 pagine di un libro in una
sola notte, come ad esempio ho fatto con CRYPTO, (primo romanzo
thriller di Dan Brown, scritto nel 1998 e pubblicato in Italia il 27
giugno 2006), della lunghezza di 425 pagine.
Ma, tornando alla
pellicola, trovo che sia fatta, costruita e montata, in modo molto
più che eccellente.
Trovo che sia il
film che meglio esprima la vera anima del libro, con tutte le sue
pause e riflessioni.
Tutto della storia
riporta inevitabilmente all'Ingilterra rurale di fine settecento, in
modo molto superiore rispetto alla versione del 1940, o ancora
rispetto alla serie televisiva del 1995. E anche se Matthew Mcfayden
impersona un Darcy più insicuro e ombroso che arrogante e altezzoso,
come lo vuole la Austen, l'ho trovato molto più simile al
personaggio rispetto agli altri attori che l'avevano impersonato.
Anche Keira Knightley l'ho trovata molto più adatta rispetto alle
precedenti, e azzeccatissima per il ruolo della frizzante,furba e
ironica Lizzie.
Secondo certa critica il regista Joe Wright è stato
troppo frettoloso e non ha dato spazio alla psicologia dei
personaggi. Ma nonostante io trovi quest'accusa infondata, c'è da
porsi una domanda: non è forse evidente che in un romanzo c'è molta
più opportunità di dar voce ai sentimenti, alle emozioni, e alla
stessa psicologia dei personaggi? Specialmente in quelli della
Austen, dove ne vengono riempite dalla stessa scrittrice pagine e
pagine?
In un film, dove il tempo è ridotto, quando la voce narrante
viene a mancare e dove i personaggi si trovano a “presentarsi”
mentre sono in azione, è ovvio che si punta tutto sulla capacità
espressiva degli attori che sul resto. I quali, se bravi, possono
anche sopperire alla descrizione dei processi psicologici dei
personaggi che interpretano.
Inoltre anche la
scenografia, spettacolare a mio modesto parere, rende bene il
tormento dei personaggi (come, nella prima dichiarazione di Darcy,
che viene fatta sotto la pioggia... molto bella, romantica, a tratti
passionale, e suggestiva).
Infine, a parer
mio, rispetto alle precedenti versioni che sono state create,
quest'ultima è la più coinvolgente, romantica ed emozionante che
sia stata mai creata.
La ciliegina sulla
torta? La meravigliosa, finale, dichiarazione di Darcy: “mi
avete stregato anima e corpo e vi amo, vi amo, vi amo...” Una
battuta che fa emozionare a tal punto lo spettatore che egli rimarrà
a bocca aperta.
La scena finale poi è meravigliosa, molto meglio
dell'attesissimo bacio, (che comunque è stato aggiunto come finale alternativo nella versione DVD)
con Lizzie che bacia la mano a Darcy con la
luce del sole che fa da sfondo creando un meraviglioso spettacolo di
luci e ombre. Magnifico.
In conclusione, un
film magico che, a mio parere, appassionerà anche i meno romantici
del mondo.
Voto:
4/5
Sei unica! Stai percorrendo la letteratura di un classico dell'ottocento! tvb
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